Imperia Tognacci

Imperia Tognacci

Motivazione: Per l’intensa e coraggiosa attività di poetessa, di scrittrice e di romanziera sempre impegnata, all’impegno di saggista e alla grande assiduità nell’esercizio della parola letteraria

Nota critica di Massimiliano Pecora

Gli sperimentalismi e le avanguardie ci hanno abituato a terreni complessi e pericolanti, dalle difficili geografie. Tuttavia richiamiamo un’immagine dalla grande tradizione occidentale, contaminandola, e privilegio, con una sua straordinaria rivisitazione. Pensiamo al tredicesimo libro dell’Odissea a cui si ispirò Giovanni Pascoli per la composizione di un poemetto, non fra i suoi più conosciuti, che unisce la finezza dell’interprete di Omero alla capacità di far proprio il linguaggio epico trasponendolo nella nuova dimensione di una pensosa riflessione sulla parabola della vita umana: nel Ritorno di Odi e inni non è Itaca che è diventata irriconoscibile, ma Odisseo che si è trasformato per i tanti anni passati lontano in un altro uomo, che ha lasciato irrimediabilmente la giovinezza e sente adesso di colpo il peso di quella perdita irreparabile. L’antico tema magico della trasformazione dell’eroe in un vecchio mendicante si tramuta in Pascoli in una dolorosa presa d’atto del terribile potere del tempo, che tutto ha corroso, persino la memoria. 

Non la gioia si disegna dunque come punto di arrivo per il re che riconosce l’amata terra patria, ma il doloroso senso dell’invecchiamento, e la coscienza chiara che il sapere non è meno amaro del non sapere. Su questa scia si colloca la personale e intima cosmogonia in cui l’antico insegue il moderno, e viceversa, in un andirivieni costante. Si tratta di La meta è partire (2022), il bel poema di Imperia Tognacci, studiosa di Pascoli e insieme poeta e saggista di lunga e provata esperienza. All’opera di Tognacci ben calza il progetto di restituire le forme della poesia contemporanea alla nitidezza del dettato epico. Beninteso, si tratta di un epos nuovo, scorto negli anfratti di una contemporaneità convulsa da riscattare a mezzo della pacata cifratura di una poesia chiara e anche impegnata. Ce lo dimostra la seconda edizione di Il prigioniero di Ushuaia (2021), volutamente bilingue non solo per richiamare in modo fededegno il contesto linguistico che lo avrebbe ispirato, ma anche per rappresentare il contesto storico e paesaggistico in cui la nenia dolorante e le lamentazioni del prigioniero si inscrivono. Già del 2008, il poema, articolato in 20 canti, alterna la voce del prigioniero e quella del poeta afflitto dalla sofferenza umana: le due istanze si confondono, si alterano l’una con l’altra, non diversamente da quanto farà Pascoli con il soggetto omerico sopraccitato. E non sia l’esempio pascoliano fuori luogo, dal momento che Imperia Tognacci ha eletto il poeta di San Mauro – con cui condivide il luogo di nascita –, unitamente a Ungaretti, a centro della propria ispirazione, come dimostra la monografia Giovanni Pascoli. La strada della memoria del 2002. Autrice feconda, saggista sempre attenta al recupero della produzione letteraria del primo Novecento italiano, l’opera di Tognacci si potrebbe collocare in quella tradizione che da David Maria Turoldo a Italo Alighiero Chiusano, passando per François Charles Mauriac e il giapponese Endo, si confronta sul tema di fondo del male e del dolore della storia, in rapporto dialettico col sentimento di Dio: di qui, la centralità del «tema di Giobbe», declinato alla ricerca di un senso di valore nel rapporto sempre traumatico tra assoluto e storia, tra la fede nella vita e la triste e veritiera ragione dell’arte. Sarà forse un caso che ogni intento umano è per Tognacci in una condizione di dubbiosa incertezza? Si leggano, in tal senso, le vicende di suor Annunziata, la protagonista di Anime al bivio del 2017. Per il recupero della finalità eteronoma di un’arte moralisticamente e moralmente impegnata, all’inesausto e inesauribile impegno letterario va l’alto riconoscimento della giuria e del presidente della XXXIII edizione del Premio Internazionale Città di Pomezia alla poetessa e saggista Imperia Tognacci.